MILANO
Un segnale di forte discontinuità e in agenda una riforma strutturale che dovrà portare alla Cassa un'orizzonte di almeno 40 anni.
Sarà ufficializzata domani la nomina di Alessandro Visparelli a nuovo presidente dell'Enpacl, la Cassa di previdenza dei consulenti del lavoro. Il presidente uscente, Giuseppe Miceli, ha infatti convocato la prima seduta del nuovo cda – eletto giovedì scorso da 160 delegati su 161 – chiamato, appunto domani, a nominare Visparelli.
Veronese, 59 anni, Visparelli è iscritto all'Albo dei consulenti del lavoro dal 1978 ed è stato, sino a un mese fa e per i sei anni precedenti, vice presidente del Consiglio nazionale di categoria. Incarico che ha lasciato in vista delle elezioni all'Enpacl, ente nel quale, dal 1995 al 2005, è stato delegato.
Un quadriennio non facile quello che attende il nuovo cda. L'esame del bilancio tecnico-attuariale da parte del ministero dell'Economia, tramite la Ragioneria generale, (si veda Il Sole 24 Ore del 28 aprile), colloca anche l'Enpacl tra gli enti con il fiato più corto. Oltre a una gestione di patrimonio (mobiliare e immobiliare) con diverse ombre.
«La gestione dei portafogli sarà improntata alla prudenza – spiega Visparelli – e la valuteremo non appena entreremo in carica. Ma più urgente è mettere mano a una riforma previdenziale strutturale». Se questo significhi una conversione al sistema contributivo o solo un aumento delle aliquote contributive e un allungamento dell'età pensionabile, Visparelli non lo dice. «Non saranno soluzioni preconfezionate – afferma – ma le adatteremo alle nostre specificità, salvaguardando la solidarietà e l'equità tra le generazioni, senza caricare sulle spalle dei giovani i problemi già evidenti adesso».
Giovedì, nove eletti su nove sono risultati appartenenti alle due liste targate Ancl. Oltre a Visparelli, del cda fanno parte, sino al 2015, Ornella Bonadeo, Fernando Cocorullo, Osvaldo Galizia, Giovanni Gherzi, Gianfranco Ginolfi, Pasquale Mazzuca, Stefano Mineccia e Matteo Robustelli.
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